Cosa sono e quali obiettivi si pongono?
È noto come già storicamente, anche le forme meno evolute di esseri umani, tendessero ad aggregarsi in piccoli gruppi per creare micro-comunità volte a raggiungere gli stessi obiettivi. Dal cacciare lo stesso animale fino al costruire un’arma complessa, la collaborazione è sempre stata necessaria per superare ostacoli grandi ed importanti. Anche nelle aziende, piccole o grandi che se siano, la collaborazione è un elemento fondamentale per la produttività e per il benessere organizzativo: a volte, però, solo le proprie risorse, possono non essere sufficienti.
Cosa sono le partnership a lungo termine?
Come ricorda Small Business Chron, le partnership sono delle collaborazioni tra più imprese, che hanno come goal comune il raggiungimento di specifici scopi. Per fare in modo che matrimoni di questo tipo siano lunghi e felici. Sono necessari dei requisiti fondamentali:
- reciproco rispetto e fiducia: due imprese con la stessa visione del mondo, che apprezzano il lavoro l’una dell’altra, saranno più agevolate e motivate nello svolgimento del loro operato collaborativo;
- accordi commerciali chiari e ben definiti: al fine di evitare “brutte sorprese” ed incomprensioni che possano interrompere il rapporto di collaborazione, è buona prassi – nonché anche un obbligo – stipulare contratti e vincoli similari chi siano di facile comprensione, e che non lascino spazio ad errori comunicativi e cattive interpretazioni;
- obiettivi strategici condivisi e vantaggiosi per le parti: siccome ogni impresa ha le sue necessità, ogni partnership dovrà essere disegnata su misura per andare incontro alle esigenze di tutti i coinvolti.
Questo tipo di collaborazione ha però una caratteristica principale: non si tratta di un’unione finalizzata “a svolgere un compito insieme”, al contrario, vengono posti una serie di piccoli traguardi da raggiungere in un lasso di tempo piuttosto lungo. Un esempio di questo tipo è la recente collaborazione tra Sony e Microsoft, che stanno cooperando per rendere il mondo del videogioco sempre più “virtuale” e meno “fisico”: lo sguardo è dunque rivolto alla sostenibilità.
