Buongiorno miei cari lettori, oggi si parla di musica e nello specifico di un canale di musica conosciuto a livello mondiale ovvero Spotify. Per chi di voi non lo conoscesse, ovvero chi odia dover pagare una quota mensile o annua, per sentire musica illimitata sia online che off; Spotify è un applicazione, che dopo cd ed Mp3 si immette nel mercato musicale entrando a gamba tesa e “monopolizzando” quasi tutto il mercato musicale e ad oggi detiene un numero di utenti di circa 355mln, ove metà di questi è abbonata, raggiungendo un valore di mercato non indifferente, ovvero circa 67mld di dollari, insomma due spiccioli…
Ma per gli artisti Spotify è vantaggioso? Domanda da un milione di euro, e la risposta sembra quasi ovvia, vi farò riflettere un pochino………esatto NO! Considerando che su 100 mila ascolti il guadagno è di circa 20 dollari. Ma come viene calcolata la proporzione Ascolti=Guadagno? Sarebbe un po’ lunga da spiegare ma vi lascio un link alla fine di questo articolo per vedere in maniera più precisa i valori esatti e se siete curiosi, all’interno del sito potete trovare anche il guadagno nei vari anni e mesi. Tornando a noi, questo gap tra ascolti e guadagno è dato dal fatto che vi è ancora una lotta in corso tra piattaforme streaming musicali e giganti della produzione musicale (case discografiche, produttori, ecc…ma è stato predetto che se gli abbonamenti delle piattaforme streaming in questo caso Spotifty crescessero, non è escluso che anche il ritorno monetario, sia consistente.
Voi che ne pensate miei cari lettori? Siete d’accordo a far fluire la musica solamente attraverso le piattaforme streaming, considerando anche le conseguenze per le case “fisiche” di produzione musicale?
Come sempre vi ringrazio del vostro tempo, e spero che l’argomento sia d’interesse
Leonardo Testa