Attualità

Tod’s: OPA per uscire da Piazza Affari

La DeVa Finance Srl, detenuta dalla Di.Vi. Finanziaria di Diego Della Valle, e da lui stesso controllata indirettamente, ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria per acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Tod’s, pari al 25,55% del capitale sociale (dedotte le quote già possedute), e ottenere così la revoca delle azioni dalla quotazione a Piazza Affari.

Della Valle pagherà un corrispettivo pari a 40 euro per ciascuna azione portata in adesione. L’Offerta incorpora un premio del 20,3% sulle quotazioni di ieri e, in caso di totale adesione, varrà complessivamente 338 milioni.

L’operazione, secondo quanto emerge dal comunicato, è implementata dai Della Valle con l’attiva partecipazione di Bernard Arnault di LVMH il quale, mediante la Delphine, possiede il 10% della maison marchigiana. In particolare, la Delphine si è impegnata nei confronti di Della Valle, e fino alla conclusione dell’offerta, a non cedere, trasferire o disporre a favore di terzi, e a non portare in adesione all’offerta, le azioni detenute.

Si tratta dunque di un accordo parasociale, che porta la quota in mano all’offerente quasi al 75% (da qui l’opa solo sul restante 25,55%).

Le motivazioni

Perché il delisting? «L’obiettivo è quello di valorizzare i singoli marchi del gruppo (Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay), dando loro una forte visibilità individuale e una grande autonomia operativa», rafforzando il loro posizionamento «nella parte alta del mercato della qualità e del lusso». E per questo, i Della Valle ritengono che «il perseguimento di questi obiettivi di medio e lungo periodo sia meno agevole mantenendo lo status di società quotata, con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati comunque soggetti a verifiche di breve periodo».

Per quanto riguarda il corrispettivo l’offerta incorpora un premio pari al 20,37% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura, pari a 33,23 euro. L’esborso massimo in caso di adesione totalitaria all’offerta da parte di tutti i possessori delle azioni sarà pari a poco più di 338 milioni di euro.

A cura di: Lorenzo Scimò

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