Cos’è e a cosa serve e come si calcola
Il Rischio Finanziario è quel rischio che incide sulla liquidità aziendale; legato all’equilibrio tra i flussi monetari in entrata e quelli in uscita.
È quindi, la probabilità di ottenere, da parte di un investitore, un rendimento (trattato precedentemente) minore rispetto a quello previsto a causa delle “volatilità” dell’investimento, che esprime la variabilità dell’investimento stesso. Per quanto riguarda questa variabilità, possiamo dire che al suo crescere, cresce anche la probabilità che i movimenti di prezzi siano molto ampi, sia in aumento che in diminuzione.
Difatti un investimento con alta volatilità, per esempio un titolo nel settore tecnologico, è un’operazione ad elevato rischio finanziario; al contrario un investimento con una bassa volatilità, ad esempio un titolo di Stato di breve periodo, corrisponde ad un basso rischio finanziario. Ma non sempre è così, può essere che ad una volatilità alta non corrisponde sempre un portafoglio pessimo rispetto ad una volatilità bassa.
Ma quindi a quale livello di rischio siamo disposti? Tutto dipende dalla propensione al rischio, ovvero dalla capacità di sopportare variazioni significative del proprio capitale investito. Infatti altro non è che la possibilità materiale di restare il tempo necessario affinché l’investimento dia i rendimenti attesi.
Tale rischio deve essere calcolato in maniera oggettiva attraverso operazioni, primo tra tutti valutando la propria situazione economica e finanziaria.
Esistono diverse tipologie di rischio, tra i più comuni troviamo:
- Rischio di mercato, che indica la possibilità di un investimento di perdere nel tempo il suo valore iniziale a causa delle oscillazioni del mercato stesso;
- Rischio operativo, si riferisce alle istituzioni finanziarie che detengono e gestiscono gli investimenti dei clienti;
- Rischio di credito, che indica, nell’ambito di un prestito, la possibilità che il debitore non assolva ai suoi obblighi di rimborso nei confronti del creditore, nonché nei tempi stabiliti.
- Rischio sistemico, legato a fattori che compromettono il funzionamento del sistema finanziario e le parti annesse, come ad esempio il fallimento.
Daniela Palermo