Il termine Forex è l’abbreviazione di tre parole inglesi che stanno letteralmente per foreign exchange market, ovvero scambio di valuta estera. È comunemente chiamato forex, FX, o mercato valutario e si ha quando una valuta viene scambiata con un’altra.
Il foreign exchange market è di addirittura il più grande mercato nel mondo, in termini di valore delle transazioni, comprendendo: gli scambi che avvengono tra grandi istituzioni bancarie, banche centrali, speculatori valutari, imprese multinazionali, i governi e gli altri mercati finanziari e le istituzioni.
Le origini del Forex
Il Forex fu creato nel 1971 perché precedentemente gli Accordi di Bretton Woods non permettevano la cosiddetta speculazione sui mercati finanziari, così a partire dal 1973 le valute dei paesi industrializzati divennero più fluttuanti tanto da permettere la nascita di nuovi strumenti finanziari e alla deregolamentazione del mercato. Dagli anni Ottanta in poi, l’avvento del computer diede anche una maggiore spinta agli scambi tra paesi o tra continenti, anche a livello di scambio monetario così oggi gli odierni broker operano nel Forex, usando sempre di più gli strumenti elettronici.
Tra tutti i mercati, Londra viene considerata il cuore pulsante del Forex e si calcola che nei mercati globali la sua attività di scambio arriva a superare i 6000 miliardi di dollari al giorno.
L’Italia e il Forex
Con la circolare 102/E dell’ottobre 2011 dell’Agenzia delle Entrate ha modificato la vecchia norma in vigore fino al 2010, assoggettando gli scambi a tassazione, qualora fossero percepiti da parte di un soggetto persona fisica non esercente attività d’impresa.
In generale, secondo l’Agenzia delle Entrate italiana, i profitti del Forex sono considerati infatti come Plusvalenze di natura finanziaria.
Naida De Angelis