Viviamo nell’era informatica e se da una parte questo sistema ha portato numerose conquiste e uno stile di vita per certi versi più sotto controllo e sicuro, anche dal punto di vista finanziario
Questo comporta anche una maggiore vulnerabilità dovuta all’interconnessione tra sistemi informatici e pagamenti o scambio di titoli che possono essere attaccati dagli hacker della rete, veri pirati dei sistemi informatici.
Crescono, infatti, secondo alcuni report addirittura le attività criminali connesse al sistema tecnologico.
Lo scenario
A fronte di un sistema altamente complesso e per questo apparentemente più a rischio, c’è da chiedersi come lavorano i pirati del web?
Ebbene, i cosiddetti ladri dei sistemi tecnologici lavorano sfruttando i bachi nelle piattaforme aperte e la scarsa sicurezza di molte piattaforme web. Ma il problema non sembra di scarsa entità, anzi probabilmente andrà a crescere negli anni.
Per avere una stima del problema collegato ai “pirati del web” basta pensare che nel primo trimestre del 2022 sono stati rubati 1,2 miliardi di dollari, il 97% del totale dei furti nel cosiddetto cripto sfera. Se paragonati con gli anni precedenti l’indice cresce: si calcola infatti che fossero il 72% nel 2021 e il 30% nel 2020.
Si nota che criptopirati vanno sempre di più all’assalto della finanza decentralizzata, come emerge dai di Chainanalysis.
Secondo un suo recente report, nel primo trimestre del 2022, i furti nella criptosfera raggiungono un valore di ben 1,3 miliardi di dollari, di cui circa il 97% (1,26 miliardi) è da ricondursi proprio alle piattaforme decentralizzate.
Un caso eclatante
Secondo gli studi, sarebbero in alcuni casi le stesse barriere per la cybersicurezza erette dalle banche e dalle società che si occupano di finanza a rappresentare un possibile pericolo per il sistema.
Lo scorso anno, infatti, si sono riscontrati innumerevoli problemi a causa di incursioni hacker che hanno creato furti di informazioni sensibili su larga scala.
Alcuni hacker sono entrati i nei server della JPMorgan Chase per rubare diversi tipi di dati, compresi quelli dei clienti e l’agenzia di sicurezza informatica Kaspersky Lab ha scoperto che un gruppo di cyber pirati conduceva da anni attacchi verso circa più di cento banche in tutto il mondo, costringendole a investire 1 miliardo di dollari per rimediare
Quali strategie adottare?
È dunque necessario promuovere nuovi standard per la stabilità finanziaria che possano mettere al riparo dagli attacchi di hacker e pirati della rete, proprio allo scopo di promuovere migliori standard finanziari, nonostante alcuni paesi come gli Usa sostengano che il sistema americano sia pronto ad affrontare anche eventi catastrofici dal punto di vista economico come la crisi del 2008 .
Le banche e le società finanziarie non sono abbastanza attrezzate contro i cyber attacchi e infatti il rischio maggiore si prospetta per la finanza decentralizzata, ma il rischio più grande è rappresentato dalla possibilità di una paralisi a catena dei sistemi tra di loro interconnessi.
Non ci resta che dire: si salvi chi può!