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Introduzione 

Buongiorno a tutti, oggi vediamo un argomento di educazione finanziaria ovvero le IPO. Per Ipo si intende “l’Offerta Pubblica Iniziale” da definizione del glossario finanziario della Borsa Italiana “tipologia di offerta pubblica di vendita o di sottoscrizione finalizzata all’ammissione alla quotazione su un mercato regolamentato”, se la definizione risulta ostica, cercherò di spiegarla in maniera semplice. L’offerta pubblica iniziale di cosa? A questa domanda la risposta è semplicemente di titoli azionari, con cui una società colloca una parte non tutto di tali titoli per il pubblico ovvero gli investitori potenziali

La vita di una IPO

La società che effettua una IPO, deve sottostare a regole molto specifiche per garantire la sua trasparenza e tutelare sia lei stessa ma soprattutto gli investitori. Tutto inizia con una comunicazione alla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), dando tutte le specifiche e le caratteristiche di questa offerta e dei soggetti eventuali che prenderanno parte e i loro ruoli, inoltre deve rediger un prospetto informativo schematizzato dalla stessa CONSOB. E chi lo decide il valore di un’azione? Dopo aver deciso la quantità di azioni che la società decide di mettere sul mercato, la banca incaricata effettua una valutazione della società e poi fissa un prezzo ad azione, poi gli investitori iniziano investire. 

Probabilmente vi starete chiedendo questo <<Praticamente un interrogatorio, infatti vorrei capire che voglia hanno le società ad effettuare tutto questo “anbaradam”?>>. Vi posso dire che ci sono motivazioni specifiche del perché effettuano questo apparente “seppuku”* (せっぷく) ovvero suicidio? Tra le varie ragioni vi è quella più intuitiva ovvero fare i soldi, lì non puoi sbagliare mai. Ricorda che una qualsiasi decisione che una società prende per la maggior parte delle volte, la fa per incrementare l’utile in bilancio. Altre ragioni possono essere:

  1. Per motivi di debiti ovvero, quando una società ha tanti debiti o “buffi” come si dice a Roma. Allora effettuare una Ipo può rappresentare un modo per riuscire a risanarli. 
  2. Mantenere o attrarre talenti (non sono le monete antiche greche) e risorse quindi si parla della gestione delle Human Resources
  3. Monetizzare gli asset
  4. Un altro motivo di tipo narcisistico è l’aumento del prestigio e dell’immagine della società al pubblico 

È vantaggiosa una Ipo?

Beh cari miei lettori se fosse solamente vantaggiosa il mondo sarebbe un posto idilliaco, quindi NO! È vero ci sono degli aspetti vantaggiosi come ad esempio per le ragioni esposte precedentemente, aumento enorme di capitale quindi dare un vantaggio aziendale, ma la IPO è anche per il sociale (che sono i trader ovviamente), poiché l’acquisto delle azioni e della loro vendita risulta molto più facile rispetto a quando un’azienda è privata << E grazie>> direte voi. 

Ma i lati negativi ci sono e ad esempio colpiscono la privacy aziendale, ovvero la parte contabile dato che una delle regole è rendere pubblico il proprio bilancio con tutte le specifiche del caso. Inoltre sostenere una IPO rappresenta dei costi ingenti per la società, dopotutto se vuoi avere grandi guadagni devi faticare, però i costi ingenti si presentano qualora alla società dicesse male nella vendita delle azioni, rappresentando un ricavo scarso. 

Vi ringrazio come sempre 

Leonardo Testa

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