Gli ultimi anni e i recenti avvenimenti riguardo ad esempio la guerra in Ucraina hanno determinato alcuni cambiamenti nelle abitudini economiche degli italiani: si assiste a un crollo della fiducia da parte dei consumatori e a una netta riduzione anche dei consumi in generale. Nonostante i tentativi del governo di contenere gli aumenti dei costi in atto, gli italiani stanno comunque sviluppando delle strategie per risparmiare
La situazione nel carrello della spesa degli italiani
Secondo i dati trasmessi dal principale osservatorio sul largo consumo di Nomisma, la soluzione ultimamente più quotata per tagliare la spesa è quella di ridurre gli acquisti, concentrandosi su quelli indispensabili e sui beni di prima necessità. Secondo i dati, ben il 45% degli italiani è pronto a fare delle rinunce sostanziali e un italiano su cinque ha optato sulla riduzione delle quantità, senza rinunciare però alla qualità dei prodotti. Infine, c’è purtroppo una fetta rappresentata dall’11% della popolazione che dovrà drasticamente ridurre sia la quantità sia la qualità dei prodotti nel carrello.
I beni considerati di seconda necessità stanno invece venendo eliminati sempre di più dal carrello della spesa degli italiani.
La sostenibilità è un volano dell’economia?
La sostenibilità è stata a sorpresa una delle leve economiche del periodo di crisi. Infatti, il 34% degli italiani la indica tra le principali fonti di scelta di un prodotto alimentare e il 28% sceglie anche in base alla sostenibilità del packaging.
A seguire sembrano fondamentali anche la presenza di offerte e promozioni (38%) e l’italianità delle materie prime (40%).
Questo significa che nonostante l’obiettivo prioritario degli italiani sia salvaguardare il budget, la sostenibilità rimane un elemento fondamentale: il 70% nel corso del 2021 ha acquistato da aziende sostenibili, l’84% fa scelte di acquisto alimentari ponderate, il che significa che si opta su prodotti la cui filiera rispetti le risorse e che abbiano un basso impatto, minimizzando le emissioni di CO2 (70%), il consumo idrico (65%) ed energetico (63%).
In base alle statistiche è interessante rilevare che gli italiani negli ultimi anni hanno prestato sempre più attenzione anche a elementi collaterali ai prodotti, ma sempre nella direzione della sostenibilità alimentare, il packaging riciclabile (62%), realizzato con materiali sostenibili (59%), senza overpackaging (46%) e plastic free (41%) e infine è infine importante anche la presenza del marchio bio (57%).
Scelte sempre più green
l’Osservatorio mostra in questo modo che questi trend di consumo sono diventati particolarmente definiti a partire dal 2019, da quando il 59% delle persone ha iniziato a prestare attenzione ai temi green, con un senso di responsabilità verso le generazioni future per il 43% e contrastando gli sprechi. Si calcola che è stato così apportato un risparmio e un vantaggio economico del 30% nei consumi.
In generale, si rileva che circa l’89% degli italiani adotta quotidianamente comportamenti per contenere gli sprechi idrici ed energetici, anche ma non solo, per via dell’aumento delle bollette.
Naida De Angelis