Introduzione
Buongiorno miei lettori come state? Oggi parleremo di un argomento riguardante l’attualità e vi pongo la seguente domanda: “I videogiochi possono essere educativi a livello finanziario?” A molti di voi sarà capitato di giocare o vedere un videogioco o meglio una saga di videogiochi di casa Ubisoft chiamata “Assassin’s Creed”, la quale insegna la storia dell’epoca che viene descritta nel gioco, ovviamente subendo anche un po’ di “romanzata” citata anche dagli stessi autori del gioco. Questo enorme successo che ha avuto la saga ha dato idee su come i videogiochi possano essere anche educativi e a quanto pare da un paio d’anni la tematica si è espansa fino ad arrivare anche alla materia di finanza. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Da Brain Training a “Storie di un alieno in Italia”
Partiamo subito citando un gioco che forse quelli un po’ più grandicelli di voi ricorderanno come “Brain Training”, disponibile solo sulla piattaforma Nintendo, favoriva la “crescita” del pensiero critico e analitico da un punto di vista matematico/finanziario, lettura, scrittura ecc… ma la matematica e la finanza erano quelli più presenti nel gioco, sebbene si trattava di minigiochi abbastanza elementari come: “gestire la cassa dando i resti giusti, sottrarre da una cifra X di partenza un determinato numero (7,6,9 ecc…).
Da qui nasce tutta una categoria di videogiochi dedita solo ad insegnare le materie. In Italia recentemente da un team di sviluppatori è nato “Storie di un alieno in Italia”, questo videogioco è stato presentato al contest di GamificationLab dell’Università La Sapienza di Roma. Il videogioco parla di questo alieno che atterra a causa di un guasto in Italia, il suo scopo è quello di riparare la navicella e tornare dal suo pianeta, attraverso i fondi con cui pagherà i pezzi per riparare la sua astronave; per farcela deve completare dei Task ovvero delle missioni per raggiungere l’obiettivo. Quali sono queste missioni? Ad esempio una di queste è contribuire alla realizzazione di una enciclopedia dei vari termini finanziari, acquistando azioni o obbligazioni. Tutto questo però non è sufficiente poiché c’è anche la non trascurabile parte di saper gestire il tuo denaro, che insomma chiamiamola “parte TRASCURABILE”. Ma come può riuscire il giocatore o l’alieno a completare lo scopo? Beh tutto dipenderà dalla sua capacità di equilibrare correttamente la parte teorica e la parte pratica dell’educazione finanziaria e del “Financial Behaviour”. E voi cosa ne pensate? Potrebbe essere interessante? Lo acquisterete e ci giocherete?
Un grazie come sempre a voi lettori
Leonardo Testa