Attualità

Nuovo anno, nuova Legge di bilancio

Giorno 29 dicembre è stato dato il via libera definitivo da parte del Senato alla “Legge di Bilancio 2023”, già approvata dal Consiglio dei Ministri il mese scorso, si conclude con l’approvazione dell’iter da parte del Parlamento.

L’ammontare complessiva della manovra sarà pari a 35 miliardi di euro, di cui circa 21 miliardi sono stanziati per interventi contro il caro bollette nei confronti di famiglie ed imprese.

Durante il passaggio parlamentare è stato confermato un ulteriore rafforzamento delle misure di carattere sociale, nei confronti dei redditi più bassi, delle famiglie e della natalità.

Infatti è stato previsto un aumento dell’80% dell’indennità per il congedo parentale ad entrambi i genitori, un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie in cui vi siano presenti 4 o più figli, la rinegoziazione dei tassi di interesse sui mutui ipotecari e infine la ridefinizione del tetto del reddito per il cuneo fiscale.

Vediamo più nello specifico alcuni dettagli:

Ci sono delle notizie anche riguardo le pensioni, in cui si conferma oltre al nuovo schema di anticipo pensionistico che consentirà di andare in pensione con Quota 103, sono state innalzate di circa 600 euro le pensioni minime per gli over 75.

Sul versante del caro bollette, oltre alle misure inserite nella manovra, quali credito d’imposta per le imprese, taglio degli oneri impropri e bonus sociale, è stata introdotta una riduzione dell’aliquota IVA al 5% per il teleriscaldamento nel primo trimestre del 2023 e una riduzione del 10% dell’IVA sul pellet per il prossimo anno.

Per quanto riguarda le imprese è stata rifinanziata, circa 150 milioni complessivi, la misura “Nuova Sabatini” ovvero l’incentivo del Ministero dello sviluppo economico che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e la trasformazione del sistema produttivo verso la “Fabbrica Intelligente”, in una prospettiva Industria 4.0.

Questa manovra è stata modificata per sostenere gli investimenti privati e il fondo di garanzia per le PMI, inoltre sono state prorogate le agevolazioni in favore delle imprese del Mezzogiorno.

Inizia il periodo transitorio per il reddito di cittadinanza, dal 1 gennaio 2023 sarà riconosciuto alle persone tra i 18 e i 59 anni nel limite di massimo 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione ad un corso di formazione o riqualificazione professionale, in mancanza di ciò il beneficio del reddito decadrà come nel caso in cui si rifiuti la prima proposta di lavoro. 

Ma come mai transitorio?

Il reddito a partire dal 1 gennaio del prossimo 2024, verrà abrogato e sostituito da una nuova riforma.

Vi sarà un cambiamento anche sulla soglia dell’uso del contante, che salirà da 1.000 a 5.000 euro; e sarà istituito un tavolo permanente per valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche tra 0-30 euro per gli esercenti con fatturato fino ai 400 mila euro, e qualora non si raggiunga un’intesa sarà previsto un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro.

A cura di: Daniela Palermo

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